Avviare un'attività in proprio

Informazioni utili

Avviare un'attività in proprio

Se intendi avviare un'attività a Dubai devi tenere presente tre questioni fondamentali:

  1. Prima di tutto è indispensabile conoscere a fondo la zona. Preparati a dover effettuare estenuanti ricerche per raccogliere tutte le informazioni riguardanti il settore che t'interessa di cui hai bisogno. Inoltre devi avere un progetto fattibile, il che significa che prima della stesura è necessario realizzare adeguati studi di mercato, sulla concorrenza e sulle previsioni per il futuro. Metti in conto che dovrai essere in grado di finanziare il tuo progetto da solo o con l'appoggio della tua banca; insomma, meglio ricercare i propri fondi nel paese, soprattutto se vi sei appena arrivato e non hai un track record. Un progetto credibile potrebbe attirare l'attenzione di investitori locali e magari potresti persino ottenere dei contributi statali
  2. Per legge, devi trovare un socio della zona che possieda la maggioranza dell'azienda e che quindi la controlli ( può anche decidere di smontare la baracca se vuole). Questo socio in affari, azienda o privato che sia, non ha alcun obbligo di contribuire né all'investimento iniziale né a qualsiasi altra spesa successiva. Come succedeva con i liberi professionisti, esistono vari modi per compensare il proprio partner. In alcuni stati è stata messa in discussione la figura del socio autoctono per attirare maggiori capitali stranieri.
  3. Una volta che l'azienda è stata registrata, devi dimostrare al Ministero dello Sviluppo Economico locale (Ministry of Commerce) di possedere una certa quantità di denaro da poter investire. La somma, che può cambiare a seconda dello stato (di solito va dai 10.000 ai 50.000 dollari), è una specie di garanzia contro futuri problemi economici, anche se, in effetti, è possibile effettuare prelievi subito dopo aver provato al ministero di possedere il capitale!

Questo è un procedimento complesso ed, economicamente parlando, rischioso. Ciò significa che è fondamentale conoscere, non solo la cultura, ma anche il mercato, la burocrazia e la legge locali. Per questo consigliamo di consultare un avvocato esperto in materia fin dall'inizio, il quale ti aiuterà a districarti nella giungla della burocrazia e della legge, proteggendo i tuoi interessi. Questo vale sia che tu stia per aprire un piccolo negozio sia che la tua intenzione sia avviare una grande azienda. Come in altre parti del mondo, anche sul territorio dubaiano sono presenti numerose “aziende fantasma” ma è sempre meglio rimanere nei limiti della regolarità poiché se qualcosa andasse storto sarebbe molto difficile recuperare il denaro perduto e non avresti la possibilità di intentare alcuna causa legale.

In ogni caso, non ti scoraggiare, queste sono solo utili indicazioni; a Dubai si sono stabilite molte aziende di successo e in continua crescita! Il governo, in genere, promuove le nuove iniziative imprenditoriali, e non di rado i soci si rivelano essere collaboratori solidali ed entusiasti ( ma a volte anche delle grosse palle al piede). I settori che godono di maggiori aiuti da parte del governo sono l'export e il settore manifatturiero, soprattutto nei casi in cui viene acquistato un terreno sul quale viene poi edificata una fabbrica. Se poi stabilisci la tua azienda in una zona di libero scambio, che sono molte, sarai esonerato dal pagamento di dazi doganali, imposte commerciali, tasse per costruzione e sulla proprietà, ed imposte sul terreno, senza contare che aggirerai tutte le limitazioni alla circolazione e allo spostamento del capitale investito che invece vigono in altre zone.

Un'alternativa più semplice alla fondazione di un'azienda propria è rilevarne una già ben avviata. Intraprendendo questa strada eviterai di dover raccogliere il capitale iniziale, cercare uno sponsor o registrare l'azienda; l'unica cosa che dovrai fare sarà raggiungere un accordo con il proprietario ed effettuare il trapasso dell'attività.

Presso la Camera di Commercio locale potrai ricevere consigli molto utili su come muovere i primi passi, inoltre hanno un buon fiuto per scovare le nuove potenziali macchine da soldi. Conquistare la fiducia e ottenere l'appoggio della Camera di Commercio è un grande passo in avanti. Qui di seguito trovi l'indirizzo e il contatto telefonico:

  • Dubai Chamber of Commerce and Industry, PO Box 1457, UAE
    (Tel. 971-4-221 181)
  • Federation of UAE Chambers of Commerce and Industry, PO Box 8886, Dubai, UAE (Tel. 971-4-212 977)

La contrattazione è un aspetto fondamentale del mondo degli affari arabo, quindi preparati ad avere a che fare con degli ossi davvero duri da spezzare. Il segreto per non uscire sconfitti da una trattativa è essere assolutamente sicuri del contenuto del contratto che proponete. Se ci sono delle lacune o delle imprecisioni gli arabi saranno abilissimi a sfruttarle a loro vantaggio. D'altro canto, gli arabi sono soliti rispettare gli obblighi imposti da un contratto, quindi fare affari con loro risulterà probabilmente un'esperienza positiva, che porterà alla nascita di un rapporti lavorativi basati sulla fiducia destinati a durare nel tempo.

Come regola generale, gli arabi tendono ad evitare di dire un “no” secco, pertanto se senti frasi come “Ci penso io” o “Ci penso su” le probabilità che il progetto vada in porto sono davvero poche.

Se hai intenzione di metterti in proprio le prospettive di guadagno sono potenzialmente enormi, ma non è un lavoro da principianti. Ricorda che a Dubai non sei un cittadino e quando decidi di lasciare il paese e vendere la tua attività non avrai tutto il tempo di cui invece disporrà il tuo socio per salvaguardare i tuoi interessi.

Registrazione aziendale e obblighi legali

La Legge Societaria di Dubai è simile a quelle dei paesi occidentali, secondo le quali un'attività propria può esistere come società a responsabilità limitata, azienda privata o alti tipi di attività. Come già detto in precedenza, fondare una società non è una cosa facile ed è fondamentale richiedere consulenze legali per quanto riguarda le procedure di registrazione. In quanto occidentale, probabilmente ti rivolgerai ad uno studio legale arabo-occidentale ma, prima di decidere, raccogli informazioni presso la Camera di Commercio, la Middle East Association, il DTI o Department of Trade and Industry (Ministero del Commercio e dell'Industria) o presso gli uffici commerciali della tu a ambasciata.

Gli immigrati occidentali sono in genere persone altamente qualificate (non troverebbero lavoro se non lo fossero) e il loro curriculum viene controllato scrupolosamente dagli organismi competenti indipendentemente dal paese di provenienza della persona in questione. Il panorama del mercato del lavoro a Dubai vede quindi gli occidentali occupare posizioni di un certo rilievo, con stipendi e incentivi adeguati alla carica ricoperta, mentre i lavoratori provenienti dal sottocontinente indiano e dal Sud-est asiatico (impropriamente chiamati “del terzo mondo”) svolgono lavori umili che non richiedono particolari qualifiche e che spesso sono sottopagati.

Anche quando possiedono qualifiche equivalenti a quelle degli occidentali, raramente gli immigrati provenienti dalle regioni dell'est godono degli stessi privilegi degli occidentali poiché, nei loro paesi d'origine, le aspettative in quanto a stipendio sono immancabilmente inferiori rispetto ai paesi occidentali. Tuttavia è in atto un cambiamento in questo senso, soprattutto nel settore della tecnologia.

Uno sponsor o un datore di lavoro di un certo rilievo può essere molto utile per districarsi nei labirinti della burocrazia, e osservarlo durante le trattative può essere davvero illuminante. Comunque, le autorità sono solitamente molto aperte e disponibili e non creano problemi, a meno che non ci sia un motivo valido per farlo. Il segreto per vivere e lavorare serenamente in questa regione è essere rispettosi e pazienti: sorridi e chiedi consigli, in quanto richiedere il parere altrui è un segno di rispetto nei confronti dell'altra persona e gli arabi sono persone molto disponibili. Ricorda che assumere lavoratori stranieri comporta costi elevati (onorari per i consulenti del lavoro, spese legali e i costi del trasferimento), per questo in pochi si arrischiano a perdere i frutti i del loro investimento maltrattando i propri dipendenti. La maggior parte degli immigrati vive felicemente a Dubai per molti anni.

Ulteriori letture

Quest'articolo è stato d'aiuto?

Vuoi mandarci commenti, suggerimenti o domande su questo tema? Scrivici qui: